La video-presentazione aziendale, nuova frontiera del marketing internazionale

Un’immagine vale più di mille parole. Non potrei essere più d’accordo. Un’immagine trasmette un impulso immediato al cervello, mettendosi in comunicazione con la nostra memoria, le nostre sensazioni, i nostri desideri. Viceversa, per comprendere appieno un concetto espresso in parole, serve il ragionamento, che richiede più tempo.

Tuttavia, quando si trasmette un’immagine (o una serie d’immagini, come per esempio un video), le parole servono, perché l’immagine da sola non trasmette esattamente i contenuti che vogliamo trasmettere allo spettatore. Se voglio parlare della mia azienda agricola, non basta mostrare una foto con un bellissimo vigneto, perché quella foto non parla direttamente della mia azienda. Devo corredare l’immagine con parole accuratamente selezionate. E non è un lavoro da poco. Quelle parole devono far arrivare l’immagine dritto al cuore di chi la guarda e senza metterci troppo tempo.

Il web ci insegna quella che io chiamo “la regola delle C.P.P.”, ovvero ConcisionePuntualitàPertinenza.  Vediamole in dettaglio:

Concisione:

L’attenzione di chi naviga in internet – che sia un potenziale cliente, un rappresentante, un consumatore occasionale o qualsiasi altro personaggio – si concentra in uno spazio che va da pochi secondi a pochi minuti. Riuscire a catturarla nel più breve tempo possibile è dunque fondamentale per indurlo a soffermarsi sul nostro sito. La stessa cosa vale per una video-presentazione. La prima immagine deve catturare la curiosità e magari essere accompagnata da una frase a effetto. Il resto dei contenuti va inserito con estrema cautela, in particolare se ci si rivolge a un’audience internazionale, per esempio tramite sottotitoli nelle varie lingue o l’inserimento di un voice-over in lingua. Poche parole, immagini coerenti, pause che consentano l’elaborazione mentale dei contenuti.

Puntualità:

Qui non si tratta di presentarsi per tempo a un appuntamento, ma di andare dritti al punto. Occorre prima porsi domande come: “A chi è rivolta la mia video-presentazione?”, “Quali sono i miei punti di forza?”, “Che sensazioni voglio comunicare?”. Una volta elaborate le risposte, i contenuti testuali devono essere precisi, tecnici se necessario, non ridondanti e ridotti all’essenziale. La durata ideale per una video-presentazione aziendale dovrebbe essere di massimo di 10 minuti e contenere, alla fine, tutti i riferimenti “cliccabili” per accedere a maggiori approfondimenti (link al sito web, alle pagine Facebook o Instagram, indirizzo e-mail, numero di telefono, eventuali referenze).

Pertinenza

La pertinenza riguarda innanzitutto la coerenza tra immagini e parole. Questo rende la fruizione del video molto più snella e immediata, scartando subito chi (per i motivi più diversi) non è affatto interessato  e mantenendo invece incollato chi ci vede delle opportunità. La pertinenza riguarda però anche l’ambito in cui desidero informare lo spettatore. Il funzionamento dei social media insegna molto sulla razionalizzazione dei contenuti. Se, per esempio, produco impianti di riscaldamento a pavimento e ho recentemente brevettato un sistema che fa risparmiare sulla bolletta o che è particolarmente efficiente, è inutile che introduca il mio video presentando la storia della mia azienda e l’intera gamma di prodotti che vendo. Se il mio scopo è catturare l’attenzione di chi guarda, devo iniziare da quello che può davvero fare la differenza sul mercato e poi, verso la fine del video, accennare all’esperienza e alla competenza accumulata negli anni.

In conclusione, la video-presentazione può essere uno strumento di marketing internazionale molto efficace, ma deve essere affidata a qualcuno che sappia come renderla tale. L’IA può aiutare in tal senso, ma bisogna tener presente che per ora è facilissimo riconoscere video aziendali prodotti “artificialmente” e ai consumatori questo non fa molto piacere. In particolare, presentarsi con un video auto-prodotto (sia per immagini che per contenuti testuali) non è un buon biglietto da visita. Meglio fare video anche più brevi di 10 minuti, ma ottenere click sull’ultima pagina, piuttosto che video lunghi che, oltre a far scemare l’attenzione, non costano nulla ma suonano irreali. Ricordiamoci sempre che la serietà di un’azienda si vede anche da questi dettagli!